Il nuovo centro nautico Taranto: un progetto verso i Giochi del Mediterraneo 2026
L’ampliamento urbano e sportivo di Taranto procede con passo deciso grazie all’appalto del nuovo Centro Nautico nell’area ex Stazione Torpediniere. Questo sviluppo strategico si allinea ai preparativi per i XX Giochi del Mediterraneo 2026.
Promosso dal Commissario straordinario dei Giochi, il progetto mira a trasformare una zona attualmente dismessa in un polo di eccellenza per le discipline nautiche. Con un budget di oltre 12 milioni di euro, l’appalto è stato assegnato al Consorzio ITM per circa 8 milioni di euro, con un completamento previsto entro 272 giorni.
Una nuova vita per l’ex stazione torpediniere
Il nuovo Centro Nautico Taranto rappresenta un fulcro di rigenerazione urbana, posizionandosi come un’opera chiave nel rilancio della fascia costiera. Situato nell’ex Stazione Torpediniere, l’area si trasformerà da un sito dismesso in una struttura innovativa e sostenibile. Il progetto si concentra sulla creazione di spazi per sport e attività nautiche, contribuenti allo sviluppo economico e sociale della città e generando un impatto positivo sul turismo locale.
Dettagli tecnici e percorso amministrativo
Il bando per l’appalto, identificato dal codice e4a15545-6387-45b3-ab4b-7c118aa25a27, ha seguito una rigorosa procedura di selezione basata sul criterio del minor prezzo, ricevendo 20 offerte digitali.
La costruzione e l’allestimento delle infrastrutture di supporto rientrano nella categoria CPV 45000000, garantendo standard elevati nel settore dei lavori di costruzione. La gestione è stata diretta dal Commissario straordinario, nel rispetto delle normative europee.
Impatto e prospettive future
Questo progetto non solo prepara Taranto per un evento di calibro internazionale ma anche stimola una più ampia strategia di **riqualificazione urbana**. Il ritorno in termini sociali ed economici sarà significativo, portando a un miglioramento delle infrastrutture e alla riappropriazione di aree un tempo militari. Sarà un passo verso una gestione del territorio più sostenibile e un’incentivazione della partecipazione pubblica nei processi di trasformazione urbana.
